Arcangelo Galante
- 22/12/2018 21:18:00
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Il ciclo delle stagioni si riflette, in maniera del tutto personale, su ciascuno di noi. Ecco il motivo per cui, molto spesso, si percepisce la voglia di purificarsi dalla malinconia, che ci si trascina addosso, in modalità alquanto differenti. La pioggia, ad esempio, potrebbe aiutare a cancellare ogni cosa, così come il sole sarebbe in grado di diradare le cupe nuvole che paiono non volersi mai dissolvere, opacizzando pensieri e sentimenti. Il tempo, passa, inesorabilmente ma il fascino dei ricordi rimane, anche se le foglie, trascorso lautunno, "marciscono sotto i piedi", divenendo però concime per nuove e più rigogliose fioriture.
Grazie per il meteoritico segno lasciato allultimo testo, pubblicato nel sito, ma maggiormente rinnovo gli auguri di buone feste!
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Franca Colozzo
- 21/12/2018 23:03:00
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Questa tua malinconica poesia volta a pensieri autunnali addolcisce labito invernale che la natura si appresta ad indossare. I capelli incanutiscono con il passare delle stagioni ed oggi, entrati a pieno titolo nel solstizio dinverno, avvertiamo ancor di più quella velata nostalgia persino dellautunno ormai trascorso. Forse su quelle zolle aspre di terra antica, che ci rinvia a reiterati cicli naturali, le foglie cadute che marciscono sotto i nostri passi ben rappresentano la caducità della vita umana. Un caro saluto e rinnovati auguri. Buona notte.
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